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[TRISTEZZA, PER FAVORE VA VIA…CON L’ERBA SCACCIADIAVOLI]

L’Iperico, o Erba di San Giovanni, è la pianta mistica per eccellenza. Secondo il rito pagano dei primi cristiani, essa era in grado di scacciare gli spiriti maligni.

Nella credenza pagana adottata dai primi cristiani, l’Iperico aveva il potere di allontanare gli spiriti maligni.

L’Iperico o Erba di San Giovanni: la Pianta Magica che scaccia la tristezza!

La tristezza è collegata alla melanconia, che secondo i testi greci corrisponde alla Bile Nera: la similitudine è legata alla visione “nera” della vita.

Evagrio Pontico, monaco scrittore e asceta cristiano vissuto intorno al 300 DC, annovera la Tristezza tra gli 8 spiriti maligni nel suo Antirrhetikos, e scrive:” la luce del sole non raggiunge gli abissi marini e la visione della luce non rischiara un cuore rattristato; dolce è per tutti gli uomini il sorgere del sole, ma anche di questo si dispiace l’anima triste“.

Nella credenza pagana adottata dai primi cristiani, l’Iperico aveva il potere di allontanare gli spiriti maligni.

La tradizione lo vuole protagonista nella Notte del Solstizio d’Estate, chiamata anche Notte di San Giovanni: come nell’antichità, tutti in cerchio attorno ad un grande falò e con ghirlande di Iperico al collo, uomini e donne danzano lanciando rametti della pianta mettendo in fuga le tenebre e il malocchio.

La notte del 23 giugno si celebra infatti la vigilia della natività del santo, e a Collepardo (FR) come in altre località italiane, viene riproposto il “rito della guazza“: prima della mezzanotte, in una vasca di acqua di fonte, vengono immersi fiori raccolti sul momento, con la quale avviene il tradizionale “Battesimo del Compare“.

Secondo questo rito, ognuno, munito di un mazzo di fiori di Iperico, “battezza” colui o colei che, da quel momento, diviene suo “Compare di San Giovanni“.

Il rito pagano viene così affiliato al santo, in un’unica magica sequenza di gesti e segni che allontanino il maligno, e all’Iperico viene dato il nome di Erba Scacciadiavoli.

E’ così che l’Iperico diventa un’Erba Magica, conosciuta e usata fin dall’antica Grecia, per la sua proprietà di cicatrizzare le ferite e lenire le bruciature.

L’Iperico si raccoglie in giugno, e la sua fioritura può durare anche più di un mese, poiché fiorisce da sud a nord d’Italia man mano che si alza la temperatura. I fiori, macerati in olio d’oliva e di girasole ed esposti alla luce solare per almeno 30 giorni, rilasciano una sostanza rossastra ad azione antinfiammatoria che ne consente l’uso in caso di emorroidi, scottature, eritemi solari, reumatismi, contusioni e slogature. L’olio di Iperico è inoltre consigliato quotidianamente in caso di pelle secca e rugosa.

L’uso secondo me più interessante dell’estratto di Iperico nella sua forma idroalcolica, è quello legato all’aumento del benessere emotivo. Per la mia trentennale esperienza, posso affermare che il 100% delle persone che hanno assunto questo estratto con costanza (dalle 4 alle 6 settimane), hanno visto un notevole miglioramento dei sintomi legati all’ansia, alla tristezza, all’apatia e in generale al tono dell’umore.

L’ho consigliato nelle rotture di relazione, nei grandi cambiamenti, nelle delusioni della vita e nei traumi infantili. Ha avuto effetti quando il male di vivere prendeva il sopravvento, quando tutto si tingeva di nero, quando non si trovava via d’uscita. Poiché il mancato interesse nel presente può essere un sentimento che si prova qualche volta nella vita, potresti dare una chance alla Natura.

Dell’Iperico sappiamo che la sostanza funzionale responsabile dell’azione (principio attivo) è l’Ipericina: studi hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento dei disordini depressivi da lievi a moderati.

In studi recenti è stato dimostrato che i suoi effetti anti-ansia erano simili a quelli ottenuti con il diazepam (Valium), senza creare assuefazione o danneggiare le funzioni cognitive.

Se consigliato come tisana, l’Iperico mantiene la sua funzione antinfiammatoria per bronchi e trachea, ma perde l’azione antidepressiva. Se ne usa un cucchiaio di sommità fiorite essiccate per 250 grammi d’acqua bollente, in infusione coperta per 10 minuti; berne 2 tazze al giorno.

Ricorda che l’Iperico può interagire con i farmaci tradizionali: amitriptilina, ciclosporina, contraccettivi orali, irinotecano, indinavir (antivirale anti-AIDS), fenprocumone/warfarina, digossina.

Un altro effetto collaterale dell’Iperico è quello di aumentare la sensibilità della pelle alla luce solare: si consiglia dunque di usare una protezione molto alta prima dell’esposizione al sole.

http://www.emedmd.com/content/treat-anxiety-and-depression-hypericum-st-johns-wort

http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/misticacristiana/spiritipontico.htm

https://it.wikipedia.org/wiki/Evagrio_Pontico

Liliana Messina: Erba Magica, tradizione religione e scienza dell’Erba di San Giovanni, Fefè Editore

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